Come investire i risparmi oggi 

Da una parte il risparmio, dall’altra l’investimento. Scopriamo come investire i risparmi oggi, in una fase di continui cambiamenti, inflazione e opportunità

Risparmio e investimento sono due concetti distinti, ma molto spesso connessi tra loro. Se non risparmi non puoi investire i tuoi soldi. Ma come investire oggi i propri risparmi? Come dobbiamo muoverci in una fase di cambiamenti e incertezze?

Partiamo dalla definizione per capire bene come poterci muovere: il risparmio lo possiamo definire come quella parte di reddito che mettiamo da parte per realizzare dei progetti importanti o un cuscino economico per reggere una momentanea mancanza di un reddito. L’investimento invece rappresenta quella quota di risparmio che usiamo per acquistare valori o beni durevoli come immobili, titoli azionari, quotazioni in Borsa, beni economici etc. che ci permettono di aumentare il valore del proprio denaro nel tempo. 

I modi su come investire i risparmi sono tanti, adatti a piccole o grandi somme. Dall’aprire un conto deposito al comprare azioni, obbligazioni o titoli di stato. Dall’aderire a fondi comuni all’acquistare beni come oro o immobili. Ma come puoi investire risparmi limitando quanto più possibile i rischi? 

Come gestire i propri risparmi

La prima cosa utile da fare per gestire al meglio i propri risparmi è quella di raccogliere e analizzare le entrate e le uscite che abbiamo, mese per mese. Dobbiamo partire dai dati per organizzare al meglio il budget familiare e calcolare le spese secondo le differenti priorità. Il consiglio è quello di scrivere e annotare tutto. Possiamo farlo alla vecchia maniera, nero su bianco (hai mai sentito parlare del metodo Kakebo? ti sorprenderà), oppure attraverso un semplice file excel, un’app per la contabilità domestica. Puoi usare quello che preferisci, l’importante è annotare tutto e iniziare a porsi dei piccoli obiettivi. Serve per evitare lo stress di una cattiva gestione finanziaria e sviluppare una sorta di autodisciplina per gestire i risparmi.

Segui questi passi:

  • All’inizio del mese scrivi le entrate e le uscite fisse e quanto vorresti risparmiare (obiettivo);
  • Durante il mese registra tutte le spese, giorno per giorno e se preferisci dividili in diverse categorie (spese primarie, secondarie, extra, etc.);
  • Alla fine del mese e alla fine dell’anno raccogli i dati e fai un bilancio su come è andata, quanto hai speso, quanto hai guadagnato, quanto hai messo da parte.

Dopo che hai analizzato le tue spese ed i tuoi consumi, puoi renderti conto che è possibile accantonare in modo abbastanza stabile nel tempo una parte del tuo reddito da disporre in vista di una spesa futura. Il controllo e la pianificazione sono le chiavi per il successo.

Nemici del risparmio  

E’ importante difendere il tuo risparmio da alcuni eventi esogeni che possono eroderlo o annullarlo. Uno di questi è proprio l’inflazione.

L’inflazione è definita come l’aumento generalizzato e prolungato dei prezzi che porta alla diminuzione del potere d’acquisto della moneta e, quindi, del valore reale di tutte le grandezze monetarie. Se metti i tuoi risparmi sotto il materasso, non sono protetti dalla svalutazione. Sai che per acquistare un bene che a gennaio 2002 costava 1000€ oggi spenderesti circa 1500€ per lo stesso bene? Secondo il Codacons, nel 2001, un chilogrammo di pane valeva l’equivalente di 1,80€ mentre nel 2017 valeva 2,85€ con un aumento del 58.3%.

Questi dati ci mostrano come i prezzi aumentano mediamente nel tempo, riducendo il nostro potere di spesa, e, di conseguenza, quanto è importante difendere il proprio risparmio. 

Una soluzione è l’investimento di questo capitale per acquistare strumenti o prodotti finanziari che ti consentano di mantenere e accrescere la ricchezza per consumarla in un futuro più o meno prossimo. 

Come strutturare l’investimento

Prima di investire risparmi dovrai stabilire il tuo profilo finanziario cioè risorse, obiettivi e l’intero processo del tuo investimento. Elementi da considerare: 

  • quanto vuoi investire; 
  • il tuo orizzonte temporale; 
  • il tuo obiettivo di rendimento; 
  • il rischio che vuoi assumere; 
  • la capacità di auto controllarti.

Fissare gli obiettivi ti permette di massimizzare i risultati, darti delle tempistiche e calcolare i rischi da affrontare.

Orizzonte Temporale

Aspetto importante da considerare è l’orizzonte temporale cioè il periodo di tempo per il quale intendi rinunciare alle tue disponibilità finanziarie per investire. Esso dipende dalle situazioni soggettive e dalle esigenze individuali e familiari che possono essere di breve periodo, come una vacanza o l’acquisto di un nuovo dispositivo elettronico, oppure di lungo periodo, come l’acquisto di una casa. 

L’orizzonte temporale viene messo in correlazione con il rischio. Se il tuo obiettivo d’investimento è breve, è consigliabile puntare ad un prodotto meno rischioso poiché è meno probabile che le oscillazioni del mercato ti consentano di recuperare eventuali perdite. Viceversa, un obiettivo a lungo termine ti permetterà di recuperare eventuali perdite grazie alle maggiori oscillazioni che ci saranno nel tempo.

L’orizzonte temporale dipende anche dall’auto-controllo. Spesso gli individui tendono a rivalutare col passare del tempo la decisione che inizialmente appariva come ottimale, rischiando di cedere ed interrompere il piano di investimento iniziale prima del suo termine. La decisione di interrompere il piano può condurre a scelte miopi, precludendo la strada al raggiungimento degli obiettivi di guadagno.

Orizzonte di breve termine

Nel breve termine, partendo da operazioni che possiamo definire come speculative, è possibile cercare profitti comprando o vendendo strumenti finanziari quali coppie di valute e CFD che replicano indici di borsa, obbligazionari e energetici attraverso il trading online.

Essendo operazioni che comportano un rischio maggiore, è consigliabile utilizzare una piccola parte del capitale.

Gli intermediari offrono centinaia di strumenti su cui fare trading online. Ti consigliamo di sceglierne al massimo tre e specializzarti su di essi in modo da conoscere al meglio le dinamiche che spostano i loro prezzi. 

Possiamo catalogare i prodotti finanziari negoziabili nel forex in varie macro categorie. Le principali sono: le coppie di valute più negoziate (Majors); quelle meno negoziate (Minors) o esotiche (Exotics) ed i CFD.

Le coppie di valute più negoziate 

Euro contro Dollaro americano, Sterlina inglese contro Dollaro americano, Dollaro americano contro Yen giapponese. Queste sono solo alcuni tra le coppie di valuta più liquide e meno volatili. Il volume di moneta contrattato ogni giorno è così ampio da rendere improbabili movimenti di mercato tanto bruschi da azzerare il conto. 

Le coppie di valute meno negoziate 

Presentano il rischio di improvvise oscillazioni del prezzo sia a favore che a sfavore. 

I CFD – Contract for Difference, Contratto per la differenza

Sono strumenti derivati che replicano un’attività finanziaria sottostante: di solito un indice finanziario, le materie prime, gli energetici. 

Attraverso i CFD si opera quindi sulle differenze di prezzo dei contratti, guadagnando o perdendo in funzione della differenza tra il prezzo di acquisto ed il prezzo di vendita del sottostante, moltiplicato per il numero di CFD scambiati. E’ possibile acquistare (long) o vendere allo scoperto (short) il CFD.

Orizzonte di medio e lungo termine

Nel medio e lungo periodo puoi invece operare con l’asset allocation, cioè un processo di investimento dove il capitale viene allocato nelle varie asset class (cioè classi di investimenti finanziari distinte in base alle proprietà peculiari) in modo tale da comporre un portafoglio d’investimento diversificato che si avvicina il più possibile alle tue necessità ed alle tue preferenze in termini del rapporto rischio/rendimento. 

È importante avere delle conoscenze sulle dinamiche dei mercati finanziari per intuire le future tendenze del mercato in base ai fondamentali, al quadro complessivo geopolitico, alle decisioni delle Banche centrali.

Come investire i risparmi attraverso il rapporto rendimento/rischio

Elemento fondamentale da valutare su come investire i risparmi è il rapporto rendimento/rischio

Rischio e rendimento sono correlati: non esistono investimenti che rendano senza rischio. Diffida quindi dalle prospettive di guadagni facili, veloci e sicuri. Il rischio è un prezzo da pagare per la possibilità di un maggiore guadagno che bisogna sempre considerare quando si vuole investire. Rappresenta la disponibilità a supportare perdite patrimoniali legate all’andamento negativo del mercato, a sorreggere il fallimento dell’emittente dello strumento finanziario che abbiamo acquistato o a investire in un mercato illiquido.
Cosa vuol dire mercato illiquido? Un ambiente dove è difficile eseguire un ordine in modo rapido, a un buon prezzo e senza ripercussioni rilevanti sui prezzi. In un mercato illiquido non si registra normalmente un equilibrio tra domanda e offerta, oppure non si registra in assoluto una domanda e/o un’offerta, quindi il livello di rischio è decisamente più alto ma anche il suo rendimento.

Dove iniziare a investire il proprio capitale

Per rispondere alla domanda su come investire i risparmi che abbiamo messo da parte dobbiamo conoscere i servizi messi a disposizione per iniziare. Ne abbiamo principalmente 4.

Le banche d’investimento

Permettono ai loro clienti, tramite l’apertura di conti dedicati all’investimento appoggiati ai conti correnti ordinari, di negoziare prodotti finanziari autonomamente oppure con l’ausilio dei loro consulenti finanziari.

Le SICAV 

Sono le Società per azioni a capitale variabile che hanno per oggetto esclusivo l’investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l’offerta al pubblico di proprie azioni.

L’investitore diventa azionista della società e acquisisce una serie di diritti patrimoniali (diritto agli utili e al rimborso del capitale a seguito della richiesta di riscatto) e amministrativi. 

Il capitale di una SICAV non è fisso, ma varia in funzione delle nuove sottoscrizioni e delle richieste di rimborso. Il capitale sociale non è fisso, ma è pari al patrimonio netto, che varia in funzione delle nuove sottoscrizioni e dei rimborsi. 

Le azioni rappresentative del capitale devono essere interamente liberate all’atto della loro emissione ed i conferimenti possono essere effettuati solo in denaro. Le azioni possono essere nominative o al portatore. Queste ultime attribuiscono un solo voto per ogni socio, indipendentemente dal numero di azioni possedute. Il valore di ogni azione è determinato dal rapporto tra il patrimonio netto della SICAV (NAV) ed il numero di azioni emesse. 

Una SICAV può gestire direttamente il proprio patrimonio o delegarne la gestione ad una società di gestione del risparmio. Può inoltre svolgere le attività connesse e strumentali stabilite dalla Banca d’Italia, a condizione che venga garantito il corretto svolgimento dell’attività principale d’impresa. 

Per quanto riguarda i limiti gestionali, il legislatore ha disposto per le SICAV regole analoghe a quelle previste per i fondi comuni aperti. 

Le SICAV sono iscritte in un apposito albo tenuto dalla Banca d’Italia.

I fondi comuni 

Sono strumenti di investimento, gestiti dalle società di gestione del risparmio (Sgr) che riuniscono le somme di più risparmiatori e le investono, come un unico patrimonio, in attività finanziarie (azioni, obbligazioni, titoli di stato, ecc.) o in immobili, rispettando regole volte a ridurre i rischi.

Un consulente finanziario indipendente 

Un libero professionista esperto nel campo della pianificazione, della gestione e dell’amministrazione del patrimonio dei propri clienti. Questa figura deve essere iscritta all’albo unico dei consulenti finanziari di cui all’art. 31, comma 4, del d.lgs n. 58/1998. Questo albo è tenuto dall’Organismo OCF, secondo le modalità previste dal LIBRO XI, Parte III del regolamento Consob n. 20307/2018. 

Quanto capitale rischiare per investire risparmi?

Quando si investe occorre calcolare la percentuale del patrimonio investito che sei disposto a perdere qualora il mercato sia sfavorevole, quello che viene definito rischio oggettivo. Questa percentuale dipende dalla tua situazione economica e dalle tue prospettive di reddito.

Occorre valutare attentamente il tipo di investimento proposto informandosi completamente sullo strumento scelto. Devi leggere i prospetti informativi dei prodotti finanziari che l’intermediario, sia esso un broker o una banca, oppure una SICAV o una SGR deve fornirti per legge. E’ importantissimo che ti informi su:

  • le caratteristiche dello strumento; 
  • la sua volatilità, cioè quanto oscilla mediamente nel tempo rispetto ad uno strumento definito a rischio zero come un’obbligazione o benchmark; 
  • le condizioni dei mercati finanziari e le loro prospettive future. 

Questo significa anche analizzare i mercati per determinare quali saranno gli strumenti economici che avranno maggiori probabilità di generare profitti.

Negoziare uno strumento finanziario comporta il rischio di perdere una parte o tutto il capitale. Più alto è il rendimento atteso di un investimento, maggiore sarà il rischio da sopportare. Sei disposto ad affrontare tutto questo? Conosci la tua propensione al rischio?

Mai sentito parlare di bolle speculative? Cioè l’aumento del prezzo di uno strumento che si allontana sempre di più dai suoi valori fondamentali? E di schema Ponzi? Un modello di vendita ingannevole dove un soggetto propone un investimento “sicuro e profittevole”. Ti fa credere di poter avere ingenti guadagni a breve termine e senza rischi. Questo a condizione che l’investitore recluti a sua volta altri investitori. Si crea così un classico schema piramidale di truffa.

Come difendersi?

La prima regola è studiare il mercato e le dinamiche che lo muovono. Le conoscenze che acquisisci ti permetteranno di investire in modo più accurato e di dialogare alla pari con il tuo consulente finanziario. 

Se vuoi proseguire in autonomia, devi pianificare un obiettivo di investimento in base agli obiettivi di profitto che vuoi raggiungere ed il rischio che puoi sopportare. Traccia un piano di investimento dove scrivi le tue analisi di mercato, le tue idee sullo sviluppo del mercato, il tuo obiettivo di tempo, il capitale che vuoi mettere a rischio. 

Assicurati che l’intermediario sia solido e regolamentato dai principali enti per la difesa degli investitori (CONSOB per l’Italia) e, se consulenti finanziari, siano iscritti all’ordine OCF. 

Chiedi informazioni sugli strumenti che ti vengono offerti e documentati dettagliati. Se non ti senti sicuro, puoi rivolgerti ad un altro ente. 

Un aspetto molto importante per difendere il proprio capitale è la diversificazione. Esistono varie asset class:

  • Liquidità o strumenti assimilati (depositi a breve scadenza, bot, conti correnti).
  • Obbligazioni investment grade (più affidabili), high yield, governative, mercati emergenti, societarie. Possono essere a breve, medio e lungo termine.
  • Azioni Growth (titoli di aziende con elevati tassi di crescita) Blend (titoli di aziende con medi tassi di crescita e media redditività) Value (titoli di aziende con bassi tassi di crescita e alta redditività), Large-Cap (titoli di aziende con elevata capitalizzazione). Mid-Cap (titoli di aziende con media capitalizzazione), Small-Cap (titoli di aziende con bassa capitalizzazione).
  • Real Estate Investment Trust (immobiliare) nazionale ed estero.
  • Valute estere.
  • Risorse naturali (gas, carbone, petrolio, ecc).
  • Metalli preziosi.

Quanti tipi di strumenti hai a tua disposizione e quali scegliere?

La scelta dello strumento è legata all’orizzonte temporale e al rapporto di rischio rendimento che puoi accettare. Chiaramente puoi decidere di suddividere il tuo capitale ottimizzando il rischio secondo una logica denominata “Portafoglio Barbell” dove si alloca una piccola parte del proprio capitale in ottica speculativa con un orizzonte temporale a breve termine. La maggior parte del capitale sarà allocato su mercati meno rischiosi con un orizzonte temporale più a lungo termine. 

Per maggiori approfondimenti sul Portafoglio Barbell leggi “Investire senza rischiare: il metodo del Barbell Portfolio”.

Come investire oggi con l’Asset Management

Abbiamo visto quanto sia importante razionalizzare la gestione del proprio reddito, accantonare una parte in vista di una spesa futura. Questa può essere legata ad un imprevisto oppure ad una spesa importante quale la prima casa, una nuova autovettura, un fondo attraverso il quale integrare la pensione, un fondo per pagare lo studio dei figli. 

Il capitale non può restare fermo sotto al materasso oppure liquido in un conto corrente perché viene eroso dall’inflazione. Investendo in modo corretto, i tuoi risparmi potranno generare un extra reddito che ti aiuterà a raggiungere obiettivi importanti nella tua vita.

Noi di AC Finance Masterclass ci poniamo l’obiettivo di trasmettere tutte le competenze necessarie a costruire e gestire il tuo risparmio in autonomia. Attraverso i nostri percorsi potrai conoscere al meglio le dinamiche che spostano realmente i mercati e gestire al meglio i tuoi risparmi allocando una parte su investimenti speculativi a breve periodo ed una parte su investimenti a lungo termine. Il nostro corso sull’Asset Management è stato recentemente accreditato da EFPA Italia – European Financial Planning Association. Scopri di più sul nostro corso Asset Management e richiedi una consulenza gratuita con un nostro tutor per poter iniziare a investire i propri risparmi con metodo.

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