Investimenti online: 3 pericoli da evitare e 3 soluzioni

I tuoi investimenti online non vanno come vorresti? Perdi soldi con il trading e vuoi capire come migliorare? 3 pericoli da evitare e 3 soluzioni da applicare.

I tuoi investimenti online non vanno come vorresti? Perdi soldi con il trading e vuoi capire come migliorare? 3 cause e 3 soluzioni per ridurre le perdite.

Hai iniziato a fare trading ma noti che i tuoi investimenti online non stanno dando i risultati sperati. Oppure investi online già da diverso tempo ma hai perso soldi e vorresti capire il perché. Perdere in borsa fa parte del gioco, ma vediamo di capire quali possono essere i motivi legati a queste perdite così da poter intervenire in tempo per migliorare. Abbiamo individuato i 3 motivi principali che fanno perdere soldi in borsa ai traders, ma anche 3 possibili soluzioni da seguire.

1) I tuoi investimenti online non sono nelle mani giuste

Il primo è il più classico passo falso quando investi online. Ogni trader è alla ricerca del miglior rendimento, tuttavia è davvero difficile ottenere con rapidità rendimenti elevati. Soprattutto in questo periodo i tassi di interesse bassi e l’instabilità geopolitica non permettono di stabilire con certezza gli sviluppi dei mercati finanziari.

Investire online ricercando rendimenti elevati vuol dire puntare su prodotti e aziende poco conosciuti.

Le aziende offrono agli investitori un accesso istantaneo ai mercati, tuttavia:

  • alcune aziende utilizzano solo tecniche di marketing aggressive, inducendo il pubblico a investire online, anche partendo con piccole cifre o con incentivi.
  • non tutte hanno il permesso di offrire investimenti. Possono essere autorizzate, ma solo a svolgere altre attività specifiche, o possono anche operare nell’illegalità, vendendo a chiunque prodotti rischiosi o addirittura inesistenti.

Come tutelarsi?

Controlla nel loro sito web che la società sia autorizzata. I servizi e le attività di investimento sono riservati ai soggetti autorizzati dalla CONSOB.

Se ti imbatti in un sito web che ti propone trading online (ad es. operazioni su forex), verifica che la società sia autorizzata consultando l’elenco Consob Imprese d’investimento. Qui è possibile consultare anche l’elenco delle imprese di investimento comunitarie e quelle di paesi terzi autorizzate ad operare in italia. 

Solo le imprese incluse negli elenchi Consob sono autorizzati ad operare in Italia. Anche le banche possono essere soggetti autorizzati alla prestazione dei servizi di investimento; pertanto è utile consultare anche gli elenchi sul sito della Banca d’Italia.

Svolgi anche delle ulteriori ricerche su Internet per trovare informazioni sulla società con cui intendi operare. L’esperienza e le conclusioni di altri investitori, delle organizzazioni di protezione dei consumatori o della stampa possono essere disponibili da fonti pubbliche. Ma attenzione, non sempre le recensioni su siti di aggregazione sono completamente coerenti, quindi è opportuno confrontare più fonti.

Tra le altre cose, ogni intermediario è tenuto a fornire una documentazione completa e dettagliata relativa a:

  • Gli strumenti che offre ai propri clienti.
  • Metodi di pagamento (funding) e prelievo (withdrawal)
  • Gli enti presso cui è certificato

Inoltre deve fornire: 

  • Supporto tecnico h24 5/7.
  • Informazione sulla gestione dei fondi su cui accredita il denaro del trader.
  • Documenti legali ed informazioni contrattuali prima della sottoscrizione del contratto.

Perdere soldi in borsa non dipende soltanto da come operiamo ma anche con chi operiamo.

2) Fare trading usando lo Stop loss

Lo stop loss è un’istruzione per chiudere le operazioni a mercato che abbiamo aperte in quel momento. Evita che un movimento non previsto eroda una quota di capitale maggiore di quella pianificata come perdita massima.

Sembra davvero un’ottima soluzione, ma funziona davvero? Ci sono 2 particolari condizioni di mercato da considerare: il gap e lo slippage

Il Gap è quando il mercato salta un determinato intervallo di prezzo per un evento improvviso e non calcolato come un attentato, uno scandalo e molto altro. Se in questo intervallo inseriamo il nostro stop loss questo non si attiva.

Lo Slippage è l’esecuzione di un ordine ad un prezzo diverso da quello indicato negli ordini di ingresso o di uscita dal mercato a causa di un movimento molto veloce. É più raro rispetto al Gap, ma comunque un fenomeno che potrebbe verificarsi.

Ci sono gap tra la chiusura delle borse di venerdì sera e la loro riapertura il lunedì mattina, o anche durante la settimana, se escono notizie e dati macroeconomici pesantemente contro le aspettative dei mercati. Non vi è certezza di incassare una perdita finché le operazioni si pareggiano, cioè tutti gli ordini sono chiusi. Lo stop loss è una protezione solo teorica che puoi sabotare in varie occasioni. Molti infatti prima di aprire l’operazione stabiliscono di fermarsi dopo aver accumulato una perdita nominale del 2%. Una perdita non è incassata finché non si chiudono gli ordini. Quando non si gestisce correttamente l’ansia, può capitare che la mente cada preda del desiderio di rivalsa sul mercato o dell’incapacità di accettare un errore. In queste occasioni spostiamo lo stop loss, ma queste attività non programmate o pianificate ci fanno perdere soldi in borsa. 

Alternativa allo stop loss?

Versare sul proprio conto solo la cifra che si intende negoziare e prelevare velocemente gli utili quando chiudi l’operazione al tuo obiettivo di guadagno programmato. Questa tecnica è denominata equity stop e serve proprio per gestire l’emotività.

Per saperne di più leggi “Perché lo Stop Loss ti fa perdere soldi“.

3) Investi online senza conoscere 3 aspetti chiavi 

Bisogna studiare, questo è poco ma sicuro. Gli investimenti online non devono essere guidati da atteggiamenti irrazionali. Sono proprio questi ad aumentare la percentuale di loss.

È necessario formarsi e conoscere bene 3 aspetti:

  1. Cosa muove realmente i mercati finanziari;
  2. Come gestire il capitale;
  3. Come gestire l’attività finanziaria e in quanto tempo.

Cosa muove realmente i mercati finanziari?

Le banche d’investimento ricercano trader preparati sull’analisi fondamentale e sulla statistica. 

I professionisti che operano nelle “trading room” delle banche d’investimento operano con poche operazioni ma ragionate. Il loro obiettivo è avere pochi eseguiti. Quelli con il maggiore rendimento rispetto al capitale messo a rischio: se non si presentano delle buone opportunità, possono anche non operare per giorni.

Nel fare trading abbiamo visto di come si sia formata una vera e propria industria il cui obiettivo è farti fare tanti più eseguiti possibili. Gli intermediari hanno interesse ad insegnarti strategie di trading basate su analisi tecnica e indicatori che ti fanno fare decine se non addirittura centinaia di operazioni alla settimana. Infatti loro incassano le commissioni ad ogni ingresso e uscita dal mercato, sia che tu guadagni o che tu perda.

Come gestire il capitale?

Molti portafogli di trading sono stati distrutti dall’improvvisazione e da false sensazioni di sicurezza dettate da indicatori, segnali magici o presunti insider. Solamente dandoci delle regole è possibile operare come un professionista senza distruggere capitali. Non possiamo sapere con certezza cosa faranno i mercati, per cui non possiamo puntare tutto il capitale su un’operazione ritenuta fortunata perché la probabilità di rovina è troppo alta.

Moltissimi professionisti concordano nel dire che la gestione del capitale (money management in inglese) è alla base del trading professionale ed è ciò che permette di preservare il capitale dalla distruzione. Non a caso, le banche d’investimento affidano un capitale limitato a più trader, che seguendo le regole imposte realizzeranno globalmente un utile. Qualcuno perderà, altri avranno successo, questo fa sempre parte del gioco, ma quelli che ce la fanno otterrano guadagni molto superiori ai limiti di perdita imposti. Tutto questo rende profittevole nel complesso l’attività di trading delle investment banking.

Come gestire operativamente l’attività finanziaria e in quanto tempo?

Chi vuole operare nel trading come un professionista deve darsi delle regole che raccoglierà in un documento: il piano di trading. Al suo interno si codificano tutti gli aspetti legati all’operatività. Solo il controllo e la gestione di questi aspetti permetterà di non farsi sopraffare dall’emotività.

Statisticamente il tempo giusto per valutare la propria attività di trading è cinque anni, stabilendo:

  • un budget da suddividere in questo periodo;
  • un rischio massimo accettabile per ogni singola operazione;
  • gli strumenti su cui ci si specializza (in base alla nostra esperienza suggeriamo non più di tre).

Durante l’operatività si potrebbero avere operazioni in profitto ed altre no. Nel piano di trading si stabilisce in anticipo e si accetta la massima perdita, che corrisponde all’equity stop. Più di quello non si può perdere, ma abbiamo comunque salvato il resto del capitale. Si definisce anche la gestione degli utili: è possibile prelevarli oppure investirli tutti o parzialmente nelle operazioni successive.

Per ulteriori informazioni sul piano di trading leggi anche “Giocare in borsa o iniziare a fare trading sul serio?.

Per gli investimenti online segui il metodo delle Banche d’investimento

Noi di AC Finance Masterclass seguiamo il metodo utilizzato dalle grandi Banche d’investimento grazie all’esperienza di Antonio Carnevale, docente universitario, Ex Head of Trading in Deutsche Bank e Trader con oltre 35 anni di esperienza.

Per ulteriori informazioni visita il nostro sito AC Finance Masterclass e contattaci per richiedere una consulenza con un nostro tutor.

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